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The Scratchteam

Claudio Venanzini

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Hanno visto il film e poi hanno detto:

Gli Amori, l’amaro

Leandro Castellani - Regista

Paolo che prese il treno

Sabrina Rovere

Diagonia

Rita Caprio - Performer Attrice

Paolo che prese il treno

Claudia Gregori - Cinefila

LUI E LEI

Radio Incontro

LUI E LEI – Clelia

Leandro Castellani (Regista)

LUI E LEI – A occhi chiusi

Leandro Castellani (Regista)

LUI E LEI – Jazz Corner

Leandro Castellani (Regista)

LUI E LEI – Clelia

Gabriele Giuliani

LUI E LEI – Jazz Corner

Gianluca Scarlatti

La vita sfiorata

Leandro Castellani (Regista)

LUI E LEI – Il parcheggio delle bici

Leandro Castellani (Regista)

La cosa giusta da fare

Leandro Castellani (Regista)

Diagonia

The Scratchteam

Diagonia

Elio Giuliani

Diagonia

Resto del Carlino

Diagonia

FEDIC - Prof.ssa Angela Guardato

Diagonia

Leandro Castellani (Regista)

Diagonia

Leandro Castellani (Regista)

Diagonia

Dott.ssa Gabriella Moroni

Diagonia

Il cast

Diagonia

Paola e Alessandro (Amici)

Diagonia

Pubblico

Diagonia

Eleonora Papini

Diagonia

Leonardo Nobili (Artista)

La cosa giusta da fare

Giorgio Ricci e Leandro Castellani

Paolo che prese il treno

Radio Incontro Pesaro

Paolo che prese il treno

Radio Studio 24 (Chiaravalle)

Solo per un attimo

Radio Studio 24 (Chiaravalle)

La Follia

Agostino Vincenzi (Regista)

La Follia

Giorgio Ricci (Regista)

Gli Amori, l’amaro - Leandro Castellani - Regista
Frastornato da tardivi quanto graditi impegni, ho fatto passare sin troppo tempo da quando, avendo mancato alla presentazione pesarese del film, ho voluto visionare con calma il risultato del lavoro del mio amico Claudio Venanzini, solerte e intelligente appassionato di cinema, già autore di ottimi quanto numerosi “corti” e altre incursioni sullo schermo. E credo di aver fatto bene, perché Claudio mi si presenta stavolta con un lavoro particolarmente complesso quanto impegnativo, una “commedia”, direi quasi una pochade originale tradotta in cinema, interpretata da simpatici attori dilettanti. Un’impresa seria, anche se il testo è comico, perché coinvolge molti personaggi e un numero notevolissimo, forse anche troppo, di inquadrature o “punti-di-vista” che dir si voglia. Come fare a sparare un giudizio in poche righe? Ci provo. Claudio ormai di cinema “sa tutto” e non c’è certo da insegnargli qualcosa per quanto riguarda la tecnica, il linguaggio, la scelta dei “quadri”, la successione degli ambienti, ecc. Se un amichevole rilievo debbo fargli sarebbe questo: la sua pochade, come tutti i lavori fra comico e grottesco, ha bisogno di tempi rapidi, quasi esasperanti, pena il pericolo di diluirsi sino a sperdersi. Come autore del montaggio, caro Claudio, ti sei troppo innamorato delle tue tante, forse troppe inquadrature, peraltro tagliate e composte molto bene, a scapito del ritmo che talora ci rimette.
Ma a parte questo doveroso rilievo, da amico un po’ saccente, direi che la tua è un’impresa “epica”, un auto-film divertente. Un tuffo nel nuovo che si aggiunge alla rosa dei tuoi coraggiosi e stimolanti lavori. E i miei complimenti ai i tuoi coautori, agli attori e alla troupe!

Link al film Gli Amori, l’amaro

Paolo che prese il treno - Sabrina Rovere

Ho conosciuto oggi il signor Paolo all ‘Ipercoop, davanti al reparto libri, e x caso mi ha raccontato un po’ la sua storia , e cosi ho guardato questo documento veramente molto bello ed interessante anche perche’ e’ la storia dei bambini di Cassino non la conoscevo x niente. Grazie al signor Paolo e al regista Claudio x tenere in vita la memoria di questi documenti cosi’ importanti !

Link al film Paolo che prese il treno

Diagonia - Rita Caprio - Performer Attrice

Link al film Diagonia

Paolo che prese il treno - Claudia Gregori - Cinefila

Come promesso ho iniziato da ciò che più mi colpisce il cuore: il racconto di Paolo è davvero toccante e i contributi fotografici e filmati rendono il tutto ancora più vero e di pura memoria di un periodo che ha segnato la nostra città e non solo. Ancora devo capire come è stato possibile ” camminare” in mezzo alle macerie ma la cosa mi ha stupito non poco. Il treno poi fantastico e Paolo rende al meglio e con passione l’ amore e la solidarietà della nostra gente così povera ma tanto ricca nei gesti e nell’ accoglienza. Complimenti davvero per questa splendida chicca di storia e umanità. Vorrei fosse proiettato nelle scuole, nelle nostre feste di ricorrenza della liberazione…. un patrimonio di libertà e memoria che va salvato. Un mio particolare complimento alla “Bella ciao” che fa da cornice a questa pagina di storia…..

Caspita troppi complimenti, mannaggia
Bravi tutti
Al prossimo film che vedrò
Claudia

Link al film Paolo che prese il treno

LUI E LEI - Radio Incontro

La notizia della proiezione di “Lui e Lei” all’Alexander Museum nell’ambito della rassegna organizzata dal Cineclub Cesare Pandolfi di Pesaro

https://www.claudiovenanzini.it/website/wp-content/uploads/2024/01/Radio-Incontro-20-gennaio-2024.mp4

Link al film LUI E LEI

LUI E LEI – Clelia - Leandro Castellani (Regista)

Caro Claudio, stavolta le mie vicissitudini personali mi hanno impedito di visionare il tuo film non appena in mio possesso. Ma volevo vedermela con calma questa tua “Clelia”, storia di una solitudine che, se ho ben capito, dovrebbe stare in testa alle altre brevi storie di solitudine, di incontri rimandati o interrotti o troppo frettolosamente conclusi. Dodici minuti intensissimi, un piccolo omaggio alla solitudine, legata al fragile anello di un cellulare, ma che vive nel contesto della forme, degli oggetti, delle memorie quotidiane, private, casalinghe. Il tempo di restituirci un gesto ma più ancora una forma inanimata, l’angolo luminoso di un tavolino bianco, una parete con fotografie alla Wharol e, fra queste forme, la presenza di lei, resa per gesti eloquenti e usuali, talora per dettagli, protagonista nel silenzio e nel gioco delle luci e delle forme. Un simbolo – o meglio io la vedo come una metafora – l’assenza della musica, ridotta al ricorrente cigolio di quella porta, piccola violenza nel silenzio. Tutte attenzioni quasi spasmodiche al gesto e alla forma inanimata, che forse in un lungometraggio vengono travolte e inosservate ma che il tuo “corto”, pur nella sua programmata brevità, evidenzia. Ho apprezzato come sempre – e forse un po’ di più – il tuo viaggio personale e un po’ spartano in un cinema che non rinuncia ad essere sperimentale e personale. Adesso vorrei rivedermelo in sequenza questo tuo personalissimo e ambizioso viaggio verso l’incontro e, forse, verso la relativa delusione o incompiutezza dello stesso.

Link al film LUI E LEI – Clelia

LUI E LEI – A occhi chiusi - Leandro Castellani (Regista)

Terzo capitolo della tua esplorazione cinematografica dell’incontro a due, lui e lei, o viceversa. Stavolta giocato in un ambiente singolare, lontano dalla vita cittadina del primo episodio come dall’universo medievale e musicale del secondo.
Perché stavolta l’ambiente è una stanza-deserto dove, nella solitudine, si gioca un gioco di seduzione-repulsa fra due solitudini con il tramite di due coppe vuote. Un sottile “pas-de- deux danzato in questo vuoto siderale che li circonda, unisce e divide, grazie all’ottima fotografia e luci. Sicuro e raffinato il tuo gusto dell’inquadratura che denuncia la tua cultura cinematografica ma che anche qualcosa che non s’impara, una predisposizione d’origine, direi un talento naturale. Inquadrature e movimenti scanditi nel gioco dei piani e delle composizioni. Un gusto sapiente che ricorda la fotografia di certi classici, così lontana dalla cinepresa parossistica di molto cinema odierno. Sarebbe sciocco bloccarmi su certa limitazione di carattere tecnico, di cui del resto sei ben consapevole, caro Claudio. Se lo facessi sarei fuoristrada. Anche questa fa parte del tuo meraviglioso, appassionante gioco, vissuto con amici che riesci così bene a gestire.

Ciao, Leandro

Link al film LUI E LEI – A occhi chiusi

LUI E LEI – Jazz Corner - Leandro Castellani (Regista)

Caro Claudio,
ho visto i tuoi due “corti” con vero piacere, innanzi tutto perché sono la riconferma del tuo amore per il cinema e le sue immagini (e di immagini nei tuoi due film ce ne sono veramente di belle), poi perché hai il senso del racconto e poi ancora – e vorrei dire soprattutto – perché hai il senso dell’inquadratura. Il mondo, quello del mare invernale che accoglie o respinge un amore o quello del vecchio angolo di paese che accoglie e fa da coro al monologo del sassofono, sono individuati e descritti con pienezza ed efficacia. Il bianco e nero valorizza il gioco degli orizzonti e delle scansioni, accogliendo con grazia e un po’ di struggimento il racconto dei personaggi. Due preziosi “raccontini” scritti in punta di penna, o di cinepresa se preferisci. Il limite – se me lo consenti – è quello di un “sonoro” tecnicamente un po’ “impacciato”, specie nel primo dei due film, mentre nel secondo la bella trovata del poeta sassofonista ti permette di trasformare un limite in un elemento portante. Come sai già, sono un tuo attento spettatore e amico! Alla prossima!

Link al film LUI E LEI – Jazz Corner

LUI E LEI – Clelia - Gabriele Giuliani
Gabriele Giuliani
Sono riuscito a vedere Clelia e sinceramente mi è piaciuto…un clima di sospensione continuo e le rivelazioni dei fiori e della lettera…a me ha dato un senso di malinconia molto forte..e la malinconia è uno stato d’animo personale che apprezzo!

Link al film LUI E LEI – Clelia

LUI E LEI – Jazz Corner - Gianluca Scarlatti

Link al film LUI E LEI – Jazz Corner

La vita sfiorata - Leandro Castellani (Regista)

Caro Claudio,
ho tardato a risponderti perché volevo attendere un momento disteso per poter vedere senza interruzioni la tua “Vita sfiorata”, credo la cosa più personale, vissuta e poetica che tu abbia fatto. Immagini che scandiscono una situazione esistenziale che – purtroppo – ben conosco. Un personaggio alla ricerca di un senso del vuoto improvviso che “esplode” in una nuova fase della vita. E il suo girovagare, senza meta apparente, negli aspetti e fra i luoghi di una città – la sua – splendida quanto vuota, nelle sue scandite affascinanti geometrie. Incontri con amici o persone incontrate a caso, divenuti un po’ senza senso, luoghi comuni. Caro Claudio, la tua forte quanto inattesa presenza di “attore” ben si sposa a questa ricerca di un senso da riconquistare, magari illudendosi di riuscire a “sospendere” il vuoto, con un incontro fortuito e inatteso. Bravissimo! Mi sembra inutile che mi soffermi su una disamina di tipo tecnico che non servirebbe a nulla. Mi chiedevo, per esempio, se un sommesso tema musicale, con un solo strumento magari, avrebbe sostenuto la prima sequenza di lancinante vuoto. Forse sì, o forse no. O se la dizione un po’ stereotipa della tua partner possa risultare un po’ di maniera. Peraltro tu possiedi ormai, anche tecnicamente – se mi è consentito dirlo – la virtù di raccontare, di allineare immagini pregnanti, mai superflue, mai sciatte. Bravo, Claudio. Il viaggio di Gino verso una vita da ritrovare mi ha toccato. Ti ringrazio di avermelo fatto conoscere.
Leandro

Link al film La vita sfiorata

LUI E LEI – Il parcheggio delle bici - Leandro Castellani (Regista)

(via Messenger Facebook)

Caro Claudio,
ho visto i tuoi due “corti” con vero piacere, innanzi tutto perché sono la riconferma del tuo amore per il cinema e le sue immagini (e di immagini nei tuoi due film ce ne sono veramente di belle) poi perché hai il senso del racconto e poi ancora – e vorrei dire soprattutto – perché hai il senso dell’inquadratura.

Il mondo, quello del mare invernale che accoglie o respinge un amore o quello del vecchio angolo di paese che accoglie e fa da coro al monologo del sassofono, sono individuati e descritti con pienezza ed efficacia.

Il bianco e nero valorizza il gioco degli orizzonti e delle scansioni, accogliendo con grazia e un po’ di struggimento il racconto dei personaggi. Due preziosi “raccontini” scritti in punta di penna, o di cinepresa se preferisci.

Il limite – se me lo consenti – è quello di un “sonoro” tecnicamente un po’ “impacciato”, specie nel primo dei due film, mentre nel secondo la bella trovata del poeta sassofonista ti permette di trasformare un limite in un elemento portante.

Come sai già, sono un tuo attento spettatore e amico! Alla prossima!

(A proposito dei cortometraggi: Il parcheggio delle bici e Jazz Corner)

Link al film LUI E LEI – Il parcheggio delle bici

La cosa giusta da fare - Leandro Castellani (Regista)

Link al film La cosa giusta da fare

Diagonia - The Scratchteam

Il mio intervento al Forum FEDIC di Venezia, dove è stato presento il trailer del cortometraggio.

Link al film Diagonia

Diagonia - Elio Giuliani

Intervista di Elio Giuliani

Link al film Diagonia

Diagonia - Resto del Carlino

L’articolo del Resto del Carlino

Link al film Diagonia

Diagonia - FEDIC - Prof.ssa Angela Guardato

CINECLUB PESARO – Marzo 2019

Nel corto di Venanzini ci troviamo spiazzati, incuriositi e colpiti dalle due presenze femminili protagoniste, idealmente una buona e una cattiva, che si intersecano disturbandosi sullo schermo, creando una dissonanza di immagini e di intenti, in un percorso ben costruito e prestabilito, come anche nel brano dodecafonico che ha dato lo spunto per l’ideazione del progetto.
Intervista con il regista

1 – Perché questo titolo?

“DIAGONIA” è un neologismo ideato da me. Sono partito dalla parola “diafonia”, anche detta crosstalk o cross-talk, in telecomunicazioni ed elettronica, indica il rumore o interferenza elettromagnetica che si può generare tra due cavi vicini di un circuito o di un apparato elettronico. Nel film uno dei personaggi agisce come un ‘rumore’ fastidioso nella esistenza dell’altro.

2 – Ci spieghi in cosa consiste questo progetto?

Bizzarro che il cortometraggio più breve che ho realizzato, abbia forse necessità di molte parole per essere spiegato. È un tentativo di utilizzare una modalità non consueta per raccontare una storia. È un tentativo di esprimere concetti solo con luci, gesti, musica. Niente altro.

3 – Da cosa è nata l’idea?

La prima volta che ho ascoltato il brano, ho subito visto una storia racchiusa tra le note. Nel cortometraggio c’è quindi un altro tentativo: quello di interpretare la musica. Non quello che voleva esprimere Schoenberg, ma darne una mia chiave di lettura.

4 – Come hai scelto attori, location, effetti?

Chiara Rizzatti è una presenza costante in ogni mio film come interprete, in questo corto abbiamo scritto assieme la sceneggiatura. L’altra interprete è mia moglie, Cinzia Bonopera, che collabora sempre alle fasi di post produzione. Oltre alla collaborazione ormai collaudata, hanno caratteristiche espressive contrapposte, quindi interpreti ideali per questo cortometraggio. Quasi tutte le riprese sono state effettuate nel… mio garage, allestito come set per green screen.

5 – Che difficoltà hai riscontrato, se ce ne sono state, nella realizzazione?

Le difficoltà sono state diverse: dalla scrittura alla recitazione. La fotografia ha richiesto condizioni di luce molto particolari, nelle quali fare riprese è stato difficile. Ulteriore complicazione è stata l’utilizzo del chromakey, poiché erano previste grafiche nello sfondo. Siamo molto soddisfatti del risultato, sebbene non sia ovviamente privo di difetti dovuti, alle capacità, ai mezzi e all’esperienza. Ogni film girato da me è pensato, scritto, progettato in tutti i dettagli che credo di dover affrontare. Ma le sceneggiature non sono state finora ‘blindate’, e quindi aggiustamenti e modifiche sono sempre possibili.

6 – Il risultato ti ha soddisfatto a pieno? E’ quello che intendevi realizzare idealmente?

Sì, il risultato in questo caso credo si possa dire sia quello che abbiamo desiderato avere, dall’inizio e con le modifiche in corso d’opera.

7 – E qual è il messaggio più importante che hai voluto dare?/ Il messaggio va lasciato agli spettatori?

Non ho mai intenzione di inviare messaggi con i miei film, non intendo insegnare nulla a nessuno. Al più esprimo il mio pensiero. E basta. Proprio per questo motivo nel finale, non esprimo alcuna preferenza per il personaggio “positivo” rispetto all’altro.

8 -Ci sono progetti in cantiere?

C’è una sceneggiatura scritta, di prossima realizzazione: Clelia (di circa 30min).

Link al film Diagonia

Diagonia - Leandro Castellani (Regista)

Link al film Diagonia

Diagonia - Leandro Castellani (Regista)

Link al film Diagonia

Diagonia - Dott.ssa Gabriella Moroni

Link al film Diagonia

Diagonia - Il cast

Link al film Diagonia

Diagonia - Paola e Alessandro (Amici)

– Il commento a questa tua opera così suggestiva non può che essere questo frammento di Eraclito di Efeso:

“L’opposto in accordo e dai discorsi bellissima armonia e tutto avviene secondo contesa” fr 8 (se non sbaglio)
È il riferimento filosofico lontanissimo nel tempo. Ma tutto si tiene.
Bravo Bravi.

Link al film Diagonia

Diagonia - Pubblico

Una domanda dal pubblico

Link al film Diagonia

Diagonia - Eleonora Papini

https://youtu.be/M8Qwum9hpIg

Link al film Diagonia

Diagonia - Leonardo Nobili (Artista)

Link al film Diagonia

La cosa giusta da fare - Giorgio Ricci e Leandro Castellani

Giorgio Ricci commenta il film e introduce il regista Leandro Castellani.

Link al film La cosa giusta da fare

Paolo che prese il treno - Radio Incontro Pesaro

L’intervista di Cinzia Montani a Claudio Venanzini e Agostino Vincenzi.

https://www.claudiovenanzini.it/website/wp-content/uploads/2023/02/A-Radio-Incontro-Pesaro-Paolo-che-prese-il-treno-1.mp3

https://www.claudiovenanzini.it/website/wp-content/uploads/2023/02/A-Radio-Incontro-Pesaro-Paolo-che-prese-il-treno-2.mp3

Link al film Paolo che prese il treno

Paolo che prese il treno - Radio Studio 24 (Chiaravalle)

Intervista di Michela A. Mazzarini e Simone Moscain occasione della prossima proiezione al Solaris il 27 febbraio 2017 del documentario “Paolo che prese il treno – 25 aprile 1946”

Link al film Paolo che prese il treno

Solo per un attimo - Radio Studio 24 (Chiaravalle)

L’intervista di Michela Mazzarini a Radio 24

Link al film Solo per un attimo

La Follia - Agostino Vincenzi (Regista)

17 Aprile 2016
Alla presentazione del film “La Follia” il Prof. Agostino Vincenzi ha commentato il film.

Link al film La Follia

La Follia - Giorgio Ricci (Regista)

17 Aprile 2016
Alla presentazione del film “La Follia” il Presidente del Cinevideoclub di Pesaro e Vice Presidente Nazionale FEDIC, ha presentato l’Associazione Cinefila e l’autore.

Link al film La Follia

    Raccontare storie segue il formarsi di una idea.

    Per me non è importante spiegare nulla,

    è semmai più interessante proporre suggestioni.

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